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2. COME COMUNICANO TRA DI LORO I NEURONI?

03/02/2020 17:22

Dr.ssa Gaia Guggeri

cervello, depressione, noradrenalina, Serotonina, neurotrasmettitori,

2. COME COMUNICANO TRA DI LORO I NEURONI?

 I neuroni comunicano tra di loro attraverso strutture altamentespecializzate chiamate sinapsi. Queste sinapsi possono essere elettriche obiochimiche.N

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 I neuroni comunicano tra di loro attraverso strutture altamente


specializzate chiamate sinapsi. Queste sinapsi possono essere elettriche o


biochimiche.


Nel caso degli psicofarmaci facciamo riferimento a sinapsi biochimiche. 


La sinapsi è composta da alcuni elementi principali:


  • il bottone presinaptico (sul neurone che manda il messaggio) che contiene delle vescicole al cui interno si trovano i neurotrasmettitori
  • uno spazio intersinaptico o vallo sinaptico
  • una membrana post-sinaptica (sul neurone che riceveil messaggio) che ha una serie di fessure chiamate recettori che raccolgono ineurotrasmettitori. Dopo aver esplicato la loro funzione, le monoamine silegano ai recettori responsabili della loro ricaptazione (SERT peril reuptake della serotonina e NET per il reuptake dellanoradrenalina) e vengono riportate all'interno della terminazione nervosapresinaptica. Una volta ricaptate, le monoamine vengono metabolizzate daspecifici enzimi, lemonoamino ossidasi (MAO) e le catecol-O-metil transferasi (COMT).

Tale interazione dà origine a una cascata di segnali


che porta a una determinata risposta biologica.




I neurotrasmettitori possono essere eccitatori (dopamina, noradrenalina,


serotonina) oppure inibitori (GABA).


 


  QUALI SONO LE


CAUSE BIOCHIMICHE DELLA DEPRESSIONE?





encefalopng


 


Dal punto


di vista biochimico, è ormai comprovato da numerose ricerche scientifiche che


la causa della depressione sia imputabile al ruolo svolto dai neurotrasmettitori. Questi


neurotrasmettitori, come abbiamo visto, sono le monoamine serotonina (o 5-HT), noradrenalina (o NA)


e dopamina (o DA).


Sulle cause biochimiche , sono state formulate varie ipotesi:


 



  • Ipotesi monoaminergica

Secondo quest'ipotesi, la depressione sarebbe causata da un deficit di


serotonina, noradrenalina e dopamina. A supporto di questa teoria sta il fatto


che i farmaci antidepressivi aumentano


la trasmissione di queste monoamine. Tuttavia, gli antidepressivi alterano


molto rapidamente le concentrazioni di monoamine, ma l'effetto terapeutico


s'instaura solo a distanza di settimane. Inoltre, non è detto che un farmaco in


grado di aumentare molto la concentrazione di monoamine nel vallo sinaptico


abbia migliori proprietà antidepressive. Pertanto,


appare evidente che il deficit di serotonina, noradrenalina e dopamina non può


essere l'unica causa scatenante la depressione.


 



  • Ipotesi della sensibilitàrecettoriale

Questa ipotesi afferma che la depressione non è causata semplicemente da


un deficit di monoamine, ma anche da un'alterata sensibilità dei recettori


postsinaptici nei confronti di questi stessi neurotrasmettitori. Il concetto


che sta alla base di questa teoria è che nei pazienti affetti da depressione, i


recettori postsinaptici serotoninergici e noradrenergici sono diventati


ipersensibili nei confronti dei loro rispettivi neurotrasmettitori, in seguito


alla loro deplezione dal vallo sinaptico. I farmaci antidepressivi, pertanto,


indurrebbero un'iposensibilità di questi stessi recettori e ciò spiegherebbe


perché l'effetto terapeutico s'instaura solo dopo qualche settimana dall'inizio


del trattamento.


 



  • Ipotesi permissiva

Con questa ipotesi si mette in evidenza l'importanza che riveste il


bilancio reciproco di serotonina e noradrenalina nei processi regolatori


dell'umore. Infatti, se il livello di serotonina è troppo basso, si perde la


regolazione noradrenergica e ciò può generare alterazioni dei livelli di noradrenalina.


Tali alterazioni possono condurre alla mania. Se,


invece, è il livello di noradrenalina ad abbassarsi, si perde la


regolazione serotoninergica con


conseguente alterazione dei livelli di serotonina. Ciò porta alla comparsa


dei sintomi tipici della depressione.





  • Ipotesi ormonale

Questa ipotesi afferma che l'alterazione dell'asse


ipotalamico-pituitario-

surrenale (HPA)


possa essere in grado di incidere sui livelli di serotonina e noradrenalina


rilasciate dai rispettivi neuroni, compromettendo, quindi, il loro


funzionamento.


 


In ogni caso, le varie ipotesi formulate dimostrano che la depressione


dal punto di vista biochimico è dovuta - direttamente o indirettamente - ad


alterazioni dei livelli di serotonina e noradrenalina. Questa scoperta porta


alla certezza che, ove ci sia una modificazione biochimica patologia, vi possa


essere anche la cura per ristabilirne l’equilibrio. Ecco che entrano in gioco


gli antidepressivi.


Seguitemi al prossimo post e scoprirete come funzionano, quando si usano


e quali sono...


     Iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi di Como n° 4981  -   Iscritta all'Albo degli Psicoterapeuti di Como

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