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I RIMEDI NATURALI SONO SEMPRE LA SOLUZIONE MIGLIORE?

08/05/2025 23:04

Dr.ssa Gaia Guggeri

I RIMEDI NATURALI SONO SEMPRE LA SOLUZIONE MIGLIORE?

I rimedi naturali, proprio come i farmaci, possono rivelarsi inefficaci, interagire negativamente con altre terapie oppure dare effetti indesiderati gravi come

Negli ultimi anni si è assistito ad una sempre maggiore interesse verso i prodotti naturali, dai cibi bio agli integratori, ai rimedi per diverse malattie. L’attrazione verso i prodotti naturali rispetto a quelli chimici affonda le radici in quella che è chiamata in psicologia la “valutazione del rischio”. La percezione del rischio è un processo cognitivo coinvolto in numerose attività quotidiane. Orienta le nostre scelte e influenza il nostro comportamento. Numerosi studi  confermano che la percezione soggettiva del rischio non coincide con quella oggettiva.
Ciò porta a temere i rischi non pericolosi e, viceversa, a non avere paura di rischi che dovrebbero essere temuti. Questo perché nel processo percettivo del rischio entrano in gioco numerose dinamiche cognitive, emozionali che influenzano il processo della percezione soggettiva del rischio.  Nell’immaginario collettivo, tutto ciò che deriva dalla natura è bello e sano e fa bene: per tale ragione, nonostante la probabilità di subire un danno grave sia la medesima, istintivamente si tende a sottovalutare il rischio che ci viene dalla natura in confronto a quello creato dall’uomo. Questo meccanismo, ad esempio, amplifica la paura degli effetti collaterali dei vaccini e sottostima la pericolosità della malattia per cui il vaccino viene utilizzato, perché la “malattia è naturale”.

I RIMEDI “NATURALI”

Il ricorso a rimedi naturali, generalmente i fitoterapici, è una pratica che l’uomo ha sempre messo in atto, fin dagli albori. Già nel primo millennio a. C. gli Egizi conoscevano le proprietà medicamentose delle foglie e della corteccia del salice, Ippocrate (V sec. a.C.) ne descrisse le proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie e Dioscoride e Plinio ne ribadirono, successivamente, l’efficacia. Erodoto, nelle sue “Storie”, raccontava di un popolo che faceva uso di masticare foglie di salice e che questo risultava essere più resistente alle malattie.

Tuttavia la natura non è sempre madre ma può essere anche “matrigna”. Virus, batteri, terremoti sono eventi naturali ma non certo benigni. Lo stesso vale per i rimedi naturali.

La liquirizia, ad esempio, è spesso usata per il bruciore di stomaco, ma non è completamente sicura: se assunta in eccessiva quantità può dare ipopotassiemia, ritenzione di sodio e ipertensione. La digitale, che rinforza l’attività contrattile del cuore, che è estratta dalla pianta,  Digitalis purpurea, se ingerita senza conoscere il corretto dosaggio è infatti molto tossica. È per questo che gli effetti dei fitoterapici andrebbero esaminati con studi scientifici e, in caso di esito positivo, non sarebbero poi molto diversi dai farmaci.

 

GLI ANTIDEPRESSIVI NATURALI

 

Gli antidepressivi naturali costituiscono un vasto gruppo di sostanze di origine naturale, capaci di esercitare attività antidepressive e di regolazione dell'umore.

Tali attività si espletano a livello centrale mediante diversi meccanismi d'azione a seconda della molecola attiva. La maggior parte degli antidepressivi naturali sono derivati da piante e li possiamo trovare in commercio nella composizione di veri e propri farmaci oppure all’interno di integratori alimentari senza presentazione di ricetta medica. Tuttavia, ciò non significa che simili prodotti siano privi di effetti collaterali o non presentino controindicazioni di alcun genere. Per tale motivo, prima di assumere antidepressivi naturali di qualsiasi tipo, è necessario chiedere il consiglio del medico, al fine di escludere la presenza di eventuali controindicazioni o di potenziali rischi derivanti dall'uso del prodotto.

Inoltre, gli integratori a base di antidepressivi naturali non devono essere intesi come sostituti della terapia farmacologica antidepressiva.  Infatti, se possono essere utili in caso di umore deflesso, non sono in grado di curare un Disturbo Depressivo Maggiore che  richiede un approccio multidisciplinare costituito da supporto psicologico e farmacologico.

Va precisato poi che, allo scopo di evitare l'insorgenza di gravi effetti collaterali e/o l'instaurarsi di pericolose interazioni farmacologiche, gli antidepressivi naturali non devono essere assunti in caso di terapia con  farmaci antidepressivi in corso. Pertanto, è assolutamente necessario chiedere consiglio al proprio medico prima di assumerli.

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ADEMETIONINA

 

L'ademetionina - anche nota come S-adenosil metionina o SAMe - è un coenzima naturalmente presente all'interno del nostro corpo. Questa sostanza ha il compito di trasferire gruppi metile nell'ambito di diverse reazioni metaboliche di fondamentale importanza per l'organismo. E’ dunque coinvolta nelle reazioni di sintesi di diversi neurotrasmettitori (serotonina, dopamina e noradrenalina), implicati proprio nella regolazione dell'umore. Il suo impiego nasce dalla osservazione che nel fluido cerebrospinale di pazienti affetti da depressione, i livelli di S-adenosil metionina erano inferiori rispetto ai pazienti sani. Inoltre, aumenta e regola la sintesi di altri composti, come melatonina e folato che subiscono una disregolazione nelle sindromi depressive. Questo composto si trova sia sotto forma di farmaco che presente in integratori a concentrazioni più basse e, quindi, ancor meno efficaci dal punto di vista terapeutico.

Anche se è una sostanza endogena, cioè già presente nel nostro organismo, anche la ademetionina può avere effetti collaterali (ansia, cefalea, nausea, diarrea, aumento della frequenza della minzione) e presentare interazioni farmacologiche con altri farmaci (antidepressivi SSRI, triciclici, IMAO, integratori contenenti triptofano che aumentano il rischio di sviluppo della S. serotoninergica)

 

IDROSSITRIPTOFANO

 

Il 5-idrossitriptofano è un precursore della serotonina, sintetizzato a partire dall'amminoacido triptofano mediante una reazione di idrossilazione operata dall'enzima triptofano idrossilasi. Una volta formatosi, il 5-HTP viene poi trasformato in serotonina attraverso una decarbossilazione. Inoltre, questo composto si è mostrato capace di aumentare i livelli di melatonina nell'organismo.
Si può trovare in diversi integratori alimentari che possono rivelarsi utili nei casi in cui sia necessario migliorare il tono dell'umore e/o contrastare i disturbi del sonno. Con l’assunzione si possono verificare effetti collaterali come vomito, bruciore e dolore allo stomacoflatulenza, diarrea e insonnia. Come per l’ademetionina non deve essere assunto con altri antidepressivi e con carbidopa.

 

GRIFFONIA

 

La griffonia (Griffonia simplicifolia) è una pianta di origine africana, appartenente alla famiglia delle Fabaceae, i cui semi sono ricchi di 5-idrossitriptofano. Gli estratti della pianta si trovano in molti integratori per la regolazione del tono dell’umore.  Effetti collaterali e interazioni con altri farmaci sono sovrapponibili a quanto detto per il 5-idrossitriptofano.

 

IPERICO (HYPERICUM PERFORATUM) O ERBA DI SAN GIOVANNI

 

E’ considerato l'antidepressivo naturale per eccellenza.
Le proprietà antidepressive dell'iperico sono attribuite all'insieme di sostanze contenute nei suoi estratti, fra cui ritroviamo l'iperforina, l'ipericina, la pseudoipericina, l'amentoflavone e la rutina. Sul suo utilizzo, sulle sue proprietà e sugli effetti collaterali e interazioni, rimandiamo all’articolo che trovate sul sito. https://www.centrointerapia.it/naturale-ma-non-innocuo-gli-antidepressivi-naturali-iperico-versus-ssri/#:~:text=Naturale%20ma%20non%20Innocuo%20gli%20Antidepressivi%20%E2%80%9CNaturali%E2%80%9D%3A%20Iperico%20Versus%20SSRI

 

RODIOLA

 

La Rodiola (Rhodiola rosea) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Crassulaceae che cresce nelle regioni fredde dell'Europa e dell'Asia e in Alaska. È in particolare la radice di questa pianta a essere lavorata per ricavarne gli estratti che vengono utilizzati nella preparazione di integratori. Alla Rodiola vengo attribuite proprietà anergizzanti, ansiolitiche,  e la capacità di aumentare la resistenza e la forza muscolari, migliorare l'attenzione e la memoria e potenziare le capacità di far fronte allo stress. Tuttavia, tali proprietà non sono supportate da valide ricerche scientifiche e non risultano claim approvati dall’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) specifici per i prodotti a base di rodiola. Al contrario sono notti gli effetti avversi, quali vertigini, secchezza della bocca e mal di testa.

 

 

Da questa breve panoramica sui farmaci naturali emergono alcune considerazioni importanti.

·       La prima è quanto la nostra prevenzione sull’uso di molecole sintetiche spesso ci fa perdere di vista l’obiettivo finale, che è quello di curare la malattia e di raggiungere il più alto livello di benessere psicofisico.

·       La medicina “tradizionale” ha fatto e fa a tutt’oggi largo uso di prodotti derivati da sostanze naturali, riconoscendone l’attività terapeutica. Non c’è, quindi, una aprioristica negazione della efficacia dei prodotti naturali. Tuttavia, ciò che spesso manca e che fa la differenza, riguarda lo studio scientifico, cioè la sperimentazione controllata, standardizzata, ripetibile e verificabile della molecola oggetto dello studio. Il grande numero di integratori presenti in commercio, che prendono una grossa fetta di mercato con un giro d’affari ed interessi economici enormi non molto diffrenti dalle “Big Pharma”, hanno anche il grosso limite di contenere concentrazioni molto variabili del principio attivo, quindi non standardizzate, implementando o l’inefficacia oppure il rischio di tossicità e di effetti avversi.

·       Non da ultimo, l’utilizzo di antidepressivi naturali può ritardare la cura farmacologica utile e indispensabile nel trattamento delle Depressioni Maggiori e nei Disturbi maggiori dell’umore.

     Iscritta all'Ordine dei Medici Chirurghi di Como n° 4981  -   Iscritta all'Albo degli Psicoterapeuti di Como

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